Ajalax, il pleiadiano

Da qualche settimana mi capita di scrivere automaticamente dei simboli molto particolari, direi che assomigliano a una qualche scrittura un linguaggio sconosciuto. Quando ho chiesto chi fosse a inviarmi questo tipo di messaggi mi ha risposto Ajalax. Questa volta sono entrata in connessione volontaria con lui, gli ho fatto alcune domande sul suo sistema, sull'energia della Terra e sul perché i pleiadiani vengono qui sul nostro pianeta. Riporto di seguito parte della nostra conversazione. Elisa.

Sono Ajalax del comando intergalattico del 7° reparto. Faccio parte del Gran Consiglio della Fratellanza, sono al servizio di sorveglianza sulle navi e conduco le missioni agli esseri più bisognosi.

Elisa: cosa vuol dire servizio di sorveglianza?

Miei cari, vigilo perché tutto funzioni nel rispetto delle conformità per i viaggi. In altre parole, tengo lo spazio aereo per i fratelli al pilotaggio. Mi occupo di mantenere quell’energia sufficiente affinché il viaggio possa compiersi.

Miei cari, lo stress è solo mentale. Il pensiero ossessivo che viene ripetutamente riformulato vi porta nello stato ansioso. In questi casi affidare i vostri affanni alla madre terra vi è utile. Lei non soffre dei vostri singoli pensieri. Piuttosto soffre per i grandi agglomerati terminali: le nuvole oscure che si continuano ad auto-alimentare sopra la sua superficie a causa dell’ignoranza di molti di voi, dalle oppressioni, dalle violenze.

Per questo noi veniamo sul vostro pianeta, perché crediamo che la terra, come voi, abbia bisogno di sostegno energetico oltre che fisico.

Il nostro compito è di rendere il suo percorso di transizione gradevole e delicato. Abbiamo assistito a casi di distruzioni planetarie. Temiamo che possa ripetersi sul vostro.

Elisa: Ajalax dove sei adesso?

Sono in fondo a una scala, sto attraversando un abitacolo per compiere un esperimento evolutivo.

Elisa: avete dei laboratori?
Certamente. Noi al comando possiamo eseguire test tecnologico energetici. Noi usiamo quella parte che voi ancora non sapete sfruttare al massimo. Il potere dei pensieri… abbiamo imparato a direzionare la mente in modo molto efficace.  Molto più di quello che state ottenendo al vostro livello. Ma so anche che voi ci state arrivando. E’ solo questione di spazio.

Elisa: Volevi dire di tempo… è solo questione di tempo.

No, ho detto di spazio. Perché il tempo non vi è limitato.

Elisa: Potete intervenire sul tempo?

Dico che possiamo saltare lo spazio. Perché lo spazio è mentale, creato da un’idea. E’ la mente generatrice che porta a quell’idea. Quindi lo spazio è attraversabile dall’idea.

Elisa: l’energia è davvero cosi instabile sulla Terra?

Miei cari, sapete bene quello che vi aspetta. Il ritorno dei venti rosa divini saranno accompagnati da bruschi cambi di vibrazioni (qui mi ha fatto disegnare una serie di curve come un sinusoide). Dove stanno i picchi massimi, in quei punti gli umani gestiranno la loro frequenza in attesa. Probabilmente rimarranno esclusi dal cambiamento coloro che non possono gestire la musica che ricevono. Per questo dovranno aprire gli occhi. Perché altrimenti rimarranno al buio silenzioso.

Durante questi picchi il sole freme, il vento pulsa in direzione ovest verso Gaia Terra. Ci sono movimenti rotatori che provengono dallo spazio verso l’interno. I corpi magnetizzano questi movimenti rotatori.

Quando siete nei picchi verso il basso, è come se vi mancasse l’ossigeno. Nei picchi verso l’alto sentirete leggerezza come se foste fuori dal corpo. In entrambi i casi avrete bisogno di rimanere centrati, non tesi! Non siate nella preoccupazione. Perché la tensione vi blocca il respiro. La chiave è mantenersi saldi a terra con pensieri di gioia.

Elisa: come siete fatti?

Siamo molto più magri di voi, e più alti. Ma siamo maschi e femmine, abbiamo braccia e gambe proprio come voi. La pelle è diafana rispetto alla vostra. Spesso di colore con sfumature azzurro violacee, quasi traspare.

Il mio pianeta gira attorno a Maya nella costellazione di maggio. Si chiama (qui mi ha fatto scrivere dei simboli) Artex 12.

Miei cari, ora vi saluto come fanno gli arturiani:

Buona pace a voi, che sia l’universo a brillare nei vostri occhi.

Ajalax