Affidarsi alla sacralità del proprio potere. 3° chakra

Essere sacri non significa dover creare rituali o pregare tutto il giorno. Per sacri si intende riscoprire Dio, la nostra parte più saggia dentro di noi. La nostra vera natura, il nostro spirito che giace sopra e dentro di noi, sta attendendo che possiamo affidargli la nostra strada, le nostre pene, i nostri difficili imprevisti.

Sta lì in amabile attesa fin quando non saremo noi pronti e disposti ad offrigli tutto ciò, nel più ampio libero arbitrio.

Fin quando non saremo noi a desiderare di liberarci dai pesi della nostra vita, dal controllo, dall’eccessiva regolamentazione, programmazione.

Tutto questo voler verificare, controllare, ruba la nostra esistenza, mangia la parte migliore della vita. Quella parte che vuole godere della magia delle sincronicità, quella parte che sente che c’è qualcosa di più oltre al corpo… Ebbene, l’affidarsi al proprio potere significa sapersi abbandonare allo spirito creatore che attraverso di noi parla e che ci congiunge al nostro essere più profondo.

Quando si è in relazione stretta con il nostro essere divini, allora i pesi si alleggeriscono, le problematiche vengono vissute da un più alto punto di vista: c’è distaccamento dai problemi e torna l’interesse per la magia della vita.

Cosa accadrà di meraviglioso oggi?

Come posso fermare il tempo quando sento la gioia nelle viscere?

Come posso sentire sempre più gioia?

Iniziamo togliendo l’orologio!

liberarsi dalle vecchie energie

Siamo condizionati dai vecchi schemi in cui la mente ha ancora bisogno di controllare. Ma il tempo, come lo spazio, sono concetti che non possiamo controllare, non hanno forma, né dimensione vera e propria… almeno non nella nostra!

Crediamo di vivere il tempo ma esso ci sfugge. Crediamo di possedere il tempo ma questo non basta mai. Quando è cosi, chiediamoci da dove arriva tutto questo. Perché mai dovremo cercare di controllare ciò che non è controllabile? Perché sprecare tutta questa energia? E nel frattempo dove lasciamo che si manifesti la nostra magia creativa? Non proviamo a incatenare noi stessi nei vecchi paradigmi. Ma lasciamo che il nostro stomaco respiri… lasciamo che il nostro sole si senta libero di esprimere sé stesso e il proprio potere di realizzazione. Essere realizzati, essere di successo, essere famosi, non è negativo se questo arriva dal nostro vero essere in stretto collegamento con lo spirito. Non sentiamoci inferiori quando vogliamo ottenere qualcosa ma fatichiamo a trovarla all’esterno. Sentiamoci invece grati a noi stessi perché quando notiamo che non sta accadendo ciò che vogliamo, allora possiamo tornare a lavorare su di noi. Solo entrando dentro noi stessi possiamo trovare le false credenze, i falsi idoli, le vecchie impostazioni, che ormai non ci servono e che ci appesantiscono e basta.

Allora è da qui che possiamo ripartire, dal nostro stomaco fisico, che piano piano saprà lasciar andare le tossine accumulate e sarà in grado di tornare a manifestare il potere personale.

Come ci farebbe sentire essere davvero noi stessi, fluire nel fiume della vita sapendo che tutto ciò che facciamo, ogni luogo in cui andiamo, tutto ciò che diciamo e qualunque cosa pensiamo, è esattamente la cosa giusta nel momento giusto. Come staremo sapendo che quello che arriva è cosi perfetto per noi in quel momento preciso?

il tempo come alleato

Allora iniziamo a comprendere che il tempo che credevamo di dover impegnare a fare, è solo un concetto vecchio, superato. Iniziamo a percepire il tempo come un alleato che ci permette semplicemente di essere. Di essere, non di fare! C’è una così grande differenza. Un conto è affannarsi per fare, fare, fare e restare senza fiato. Un conto invece è respirare nell’abbandonarsi allo spirito e semplicemente... essere.

Vuol dire sapere, sentirsi sicuri che tutto ciò che c’è di meglio sta accadendo proprio ora per noi. Liberarsi da quel fardello, dal peso di dover essere sempre attenti e dover verificare tutto, controllare gli altri e noi stessi… Significa vivere il mistero meraviglioso del creato. Significa avere fede, avere fiducia e sentirla nel proprio stomaco, che tutto è esattamente come deve essere.

Allora guardiamoci intorno, sentiamoci circondati dall’amore incrollabile del nostro grande spirito per noi stesso. Sentiamo che questo amore ci sta guidando e sta creando le situazioni importanti per noi. Sentiamo che è tutto così perfetto e scopriamo dentro il potere, che va ben oltre il possesso, il controllo, il giudizio, la fama… l’ego… il potere solare che brilla nella nostra pancia ora è colmo di verità, di pace, di tranquillità perché affidarsi a qualcosa di enorme come l’universo, lasciare tutte le preoccupazioni all’universo, questo crea automaticamente la pace.

Che possiamo essere in pace dunque, sempre. Anche là dove scoppia la tempesta, dove tutto sembra oscurarsi, dove la notte sembra infinita… il nostro sole è e resterà acceso e splendente.